Ho inventato la torta di riso

tortarisoMa potete inventarla anche voi: golosa e salutare nella misura e con gli ingredienti che preferite. L’importante è partire con 2 bicchieri di riso integrale (biologico, ovviamente), e il doppio di acqua per farlo cuocere senza disperdere le buone sostanze nutritive che contiene. Poi durante la cottura si aggiungono verdure a scelta: ieri ci ho messo porri (dalle molteplici virtù terapeutiche), topinambur (riequilibranti di glicemia e colesterolo), un cespo di radicchio rosso (depurativo al massimo).

erbearomatichePer aromatizzare timo, salvia e rosmarino (benefici a iosa!) che non mancano mai nel mio piccolo giardino domestico. E un cucchiaino di curcuma, che ci sta sempre bene perché è quasi una medicina. Alla fine, spento il fuoco, ho aggiunto pecorino grattugiato e formaggi di capra spezzettati (a chi non mangia formaggio suggerisco gli ottimi e saporiti Formaggi Veg che l’amica Grazia Cacciola (blog: www.erbaviola.com) insegna a preparare nel suo ultimo libro presentato in questo precedente post). Fatto. Poi basta infornare per un’oretta a fuoco medio, perché il pecorino faccia una deliziosa crosticina in superficie mentre la consistenza della torta si rapprende in modo da essere tagliata a fette.

Ultima notazione: è un piatto economico e tuttavia pregiato, perché ricco e calibrato dal punto di vista nutrizionale. Un format in cui basta cambiare gli ingredienti (al posto dei formaggi per esempio si possono utilizzare le lenticchie rosse con il curry della tradizione indiana… viene benissimo!) per sperimentare la torta di riso in molte fantasiose interpretazioni. In più, si sa: il riso integrale è un alimento che fa tanto bene a tutti, come ci dice qui il dottor Berrino. Si tratta quindi di un’idea interessante per conciliare salute e buona cucina.

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Buon Natale Veg

Chi non conosce la cucina Veg in genere la snobba, si sa. Ma questo l’avevo già scritto nel post precedente dedicato alle prelibatezze della VegaChef Mara di Noia. Invece oggi mi riferisco a un’altra stella splendente del firmamento Veg, Grazia Cacciola, già autrice di molti libri e di quel blog Erbaviola.com dove si può trovare ogni genere di meraviglia alimentare, bricolosa e culturale: la quale Grazia ha da poco pubblicato un nuovo libro molto interessante. Per chi? Per chi ama mangiar bene, in tutti i sensi. E per quelli che preferiscono non consumare latte vaccino (e derivati), che sono sempre più numerosi a causa di strane sostanze presenti negli allevamenti  industriali, probabilmente all’origine di molte intolleranze. Il latte non è più quello di una volta, lo sappiamo; e infatti una volta le intolleranze non c’erano.

formaggiPer fortuna in natura e in commercio ci sono tanti altri tipi di latte (di soia, di riso, di orzo, di avena, di mandorle…) con i quali è possibile prepararsi in casa squisiti e salutari Formaggi Veg, titolo del libro (Edizioni Sonda, 224 pagine, 600 fotografie a colori con le istruzioni di ogni ricetta passo per passo; acquistabile in libreria o su Ibs qui).

Che cosa ho scelto, per cominciare? A pagina 109 la Robiola fresca, ideale per tartine o condimento di primi piatti. A pagina 148 la Crema di formaggio messicana, perfetta sui crostini o sulle patate arrostite alla brace. A pagina 180, le Pennette al sugo di noci, con ottima e salutare panna di soia.

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Ma c’è davvero da sbizzarrirsi, cimentandosi con l’autoproduzione domestica e seguendo i consigli della Grazia, di cui mi fido perché la conosco e so per certo essere una vera, autorevole buongustaia. Chi non è curioso di provare, si perde qualcosa: perché scoprire nuovi sapori, ricette e nuovi modi di cucinare è una delle cose più belle del mondo. Altrimenti il rischio è di trovarsi un giorno in un ristorante di Berlino a ordinare Spaghetti alla bolognese (ricetta tradizionale che a Bologna, tra l’altro, non hanno mai sentito nominare).

Dimenticavo: il libro di Grazia Cacciola è anche un bel regalo per Natale: pensando già al periodo post feste, dopo luculliane libagioni e impennate colesterol/glicemiche. Un po’ di cucina buona e sana fa sempre bene, anche sotto forma di auguri.

 

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Cibo criminale? Come evitarlo

cibocriminaleÈ il titolo di un libro-inchiesta appena uscito in cui si denunciano, dati alla mano, le più importanti truffe alimentari che avvengono sotto i nostri occhi di consumatori quasi sempre ignari: con i consigli per non cascarci. Pare proprio, infatti, che anche la dieta mediterranea sia diventata il nuovo business della mafia, altro che «made in Italy». E come accade negli altri settori, i controlli sono troppo pochi (ulteriori dettagli sul giro d’affari della criminalità organizzata nel settore agroalimentare in questo articolo di Repubblica).
Per esempio, mai comprare olio extravergine di oliva che costi meno di 6 euro: è italiano sull’etichetta, ma in realtà spagnolo o tunisino; contiene oli di soia trattati con betacarotene e qualche volta anche qualcosa di peggio. olioSu 9 bottiglie di olio evo, solo 7 sono autentiche e solo 4 sono italiane.  E così per i pomodori: su 4 lattine, 3 sono italiane per finta, perché confezionate con pomodori che arrivano dalla Cina compresi di muffe e scarti illegali. Mozzarella di bufala? Il 50% è fatta con latte straniero (India, Polonia, Lituania), e conviene comprarla solo se costa almeno 11 euro al chilo. Non parliamo neanche dei formaggi fusi: quelli invece sono fabbricati con latticini marci asiatici riciclati dalla camorra; meglio comprare formaggi con nomi veri come fontina, parmigiano, pecorino. E attenzione anche al prosciutto, per chi lo mangia: 1 su 4 soltanto è italiano, anche se marchiato Parma o San Daniele.

multicereali_multisemi_1024x765-e1330013600837-350x309Del pane avevo già parlato in questo articolo per Wise Society, sconsigliando a tutti di acquistare quello che i supermercati smerciano come pane fresco, e suggerendo invece la semplice ricetta per farlo in casa, con immensa soddisfazione. Conclusione: conviene autoprodursi tutto quello che si è in grado di fare. E le idee sono infinite. Per cominciare a organizzarsi, ottimo il blog della mia amica e maestra Grazia Cacciola, in arte Erba Viola: www.erbaviola.com

 

(Cibo criminale, Mara Monti/Luca Pozzi, Newton Compton Editori, pag. 250, euro 9.90)

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Non tutti hanno voglia di scappare. Magari anche solo di cambiare

Città o campagna? Il libro di Grazia Cacciola/ErbaViola è utile anche e soprattutto a chi vuole migliorare la qualità della vita pur restando a Milano. Buone idee per non farsi stritolare dai meccanismi di marketing metropolitani e recuperare il valore delle cose vere. Qui la mia recensione per Wise Society.

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