Invidia = Invideo

Non scandalizziamoci, è il sentimento più diffuso al mondo (e lo si vede molto bene anche attraverso Facebook, straordinario osservatorio social antropologico). Ci arriva addosso in eredità dal latino «invideo» che oggi si protrebbe tradurre come un «non ti posso vedere», in senso gergale però: nonostante io ti guardi, magari anche ammirandoti per i tuoi meriti, le tue doti e i tuoi talenti, mi sei antipatico, non ti considero, mi giro dall’altra parte, faccio finta di non vederti. Non prendetevela quindi se i vostri migliori amici fanno finta di non vedere qualcosa che pubblicate a cui tenete molto. Sono le debolezze umane, non ce la fanno proprio a gioire con voi, e a causa di questo atteggiamento maligno vivranno un po’ più tristi. Compatiteli (questa volta nel senso letterale, etimologico e buddhista di cum e pathos). Fb è l’implacabile specchio virtuale (Specchio, specchio delle mie brame…) di una realtà spesso già abbastanza deformata all’origine.

invidia-282x300«Video, sed non invideo» diceva Sant’Agostino, che la sapeva lunga. Pensare che è così bello, invece, «stravedere» per qualcosa: entusiasmarsi, fare il tifo, gioire per i successi di qualcuno. Se ci si sente altrettanto in grado di conquistare sempre nuove mete, conseguire obiettivi e realizzare desideri, non si prova invidia: piuttosto ammirazione e felicità per una sorte benevola che domani potrebbe sorridere dalla nostra parte. La Strega di Biancaneve non lo sapeva, altrimenti non avrebbe fatto quella brutta fine.

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2 Responses to “Invidia = Invideo”

  1. BELLISSIMO ARTICOLO, COMPLIMENTI! CONDIVIDO ” PROFONDAMENTE” .

  2. fiore ha detto:

    mi fa molto piacere!