Sono stata da Shiki: super!

internoshikiArrivi e subito ti viene offerto un calice di Prosecchino quello buono, già questo è un piacere. Sai che stai andando a mangiare soprattutto un pesce di ottima qualità che lo chef Alex sa tagliare secondo la cultura orientale, ma cucinare inventando originali ricette della tradizione mediterranea.

piatto shikiNoi per esempio abbiamo scelto Tentacoli di piovra ai pistacchi, Tartare di tonno con riso basmati e purea di avocado, Hamburger di salmone scottato su riso condito con alghe marinate e salsa teriyaki.

frittoshiki Non ho resistito al Fritto misto Shiki con zucchine e salsine varie. E nel cestino del pane c’erano pagnottine fatte in casa al sesamo, alle olive, integrali con le noci: deliziose. Volevamo assaggiare di tutto, e il bello di Shiki è che non ci sono schemi, si può ordinare ciò che si vuole e ogni piatto costa 7.50 euro. Perciò è perfetto anche un piatto solo per un gustoso spuntino prima o dopo il cinema (l’Anteo è proprio lì a due passi) con magari un dessert prelibato (euro 6,50).

tiramisuNel nostro caso non ci siamo fatti mancare il particolare Tiramisù destrutturato di Alex del quale avevamo sentito parlare, e la Pasta fillo con panna montata e fragole, entrambi golosi ma anche leggeri.

fragoleAbbiamo bevuto un Gewürztraminer da urlo, e lo si capiva anche senza essere veri intenditori: fruttato, speziato, leggermente affumicato. Si mangia con le bacchette o con le posate, a piacere. La cucina è aperta fino a mezzanotte. La musica è bassa in sottofondo, poi aumenta di volume e viene quasi voglia di ballare. Luci soffuse e atmosfera simpatica. Sì, insomma, lo Shiki è un ristorante tutto diverso dagli altri. E si sta proprio bene.

shikismallMilano, via Solferino 35
per prenotare dalle 19.30 in poi
02 29003345

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Attenti al cibo. E al gioco d’azzardo

A causa di un controemendamento notturno presentato in Commissione Bilancio dai Senatori PdL Gilberto Pichetto Fratin e Anna Bonfrisco è stata anticipata a gennaio 2013 la gara per l’apertura di mille (1000!) nuove sale da poker in tutta Italia. Il Ministro della Salute Balduzzi (quello che intervistato dalle Iene non sapeva niente delle collusioni tra medici della mutua e farmacie) si è detto “sconcertato”, perché il gioco d’azzardo nel nostro Paese è già un problema sociale. E anche di salute, sì. Renato Balduzzi non è un medico, è un professore ordinario di Diritto costituzionale alla Cattolica di Milano: evviva le competenze tecniche. Interior view*Chissà se è consapevole del fatto che il gioco d’azzardo è una vera malattia: una dipendenza governata da un certo tipo di recettori cerebrali del sistema limbico ben visibili attraverso la PET (come illustra la foto), gli stessi che governano il consumo di oppiacei, l’alcolismo, e anche l’addiction scatenata da un certo tipo di cibo, quella che provoca l’obesità.  Invece che favorire buone pratiche – e bisognerebbe cominciare proprio da un serio programma di nuova economia alimentare! – si preferisce favorire le lobby dell’addiction. Orrore. Qui il mio articolo su cibo e addiction per Wise Society

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